Compagni di tavolo verde,
prima di inziare questo post vi consiglio di visitare due delle più importanti poker house d’Italia. Sisal Poker e Unibet Poker . Entrambe legali, sicure, con concessione dei monopoli di stato AAMS.
Da quando ho iniziato a giocare sono ormai passati 14 mesi indimenticabili; quando cominciai a leggere e informarmi del poker alcune tra le rooms italiane emergevano proponendo vip system più vantaggiosi di altri e abbassavano la rake. Cominciava ad esserci un mercato competitivo, una “caccia all’utente” e pian piano le rooms si adeguavano all’offerta che sortiva il maggiore effetto.
Un anno fa sentivo parlare del “primo imperatore” o dei “primi SNE” e di persone che erano riuscite a fare la fortuna sulle fishroom targate .it.
Sembrava tutto avvolto da un alone di “mistero” unito a “incoscenza” da parte di alcuni ; nel tempo si è capito che la sfida era paradossalmente “calcolata” e tanti hanno intrapreso questa strada.
In un anno la corsa a principe, supernova, imperatore, supernova elite è diventata l’ambizione di molti e ai piani alti l’aria è cominciata a venir meno.
Ma il sistema vip ancora una volta, è riuscito a sopperire a questa “saturazione”, consentendo profit interessanti anche per un giocatore che chiude l’anno a guadagno puro ai tavoli 0.
Il problema è che nel tempo sono aumentate esponenzialmente le persone che in 6-12-24 mesi di gioco capiscono il giochino e lvl uppano fino ai massimi.
E’ vero, la proporzione è ancora nettamente a vantaggio dei donk, ma è altrettanto vero che per ogni piccolo talento che nasce, l’acquario comincia a diventare stretto sul tetto delle .it e quando l’acqua si prosciuga non resta che lo scontro tra squali.
Ecco che in un anno, dicevo, si comincia a “snasare” la possibilità di una “saturazione verso l’alto” ; i giocatori se ne stanno accorgendo, le rooms cn i migliori vip system hanno ormai un discreto numero di giocatori ambiziosi, talentuosi e vincenti sui buy-in medio/alti.
Il fish ai 100 va rotto facile, gli squali galleggiano e campano di rakeback, ma il fenomeno è onestamente solo agli inizi.
Quanti corrono oggi per imperatore/sne? Tanti.
Quanti hanno ormai imparato il giochino ? Tanti. Le strutture “massabili” sono rigide; per vincere devi essere disciplinato, ma se tutti sono disciplinati, c’è pochissima edge. I turbo /superturbo sono stati e sono attualmente lo stile necessario per beneficiare di fattori indispensabili al grinder , ossia VELOCITA’, TRAFFICO, DECISIONI SEMPLICI.
I campioni, certo, quelli vincono…ma quanto devono faticare oggi? E poi c’è l’omino random che massa ai 3, capisce il giochino e in 6 mesi te lo ritrovi rollatissimo che gioca ai 100 e tiene botta su un field ostico…e i casi aumetano…
La realtà è che in un anno di poker in italia è cambiato tutto, ma non ce ne siamo accorti…
In un anno l’appuntamento settimanale su pokermania al lunedì notte è stato sostituito dalla nascita di un canale televisivo che trasmette poker tutti i giorni a tutte le ore, in un anno almeno 5 grandi forums in italia sono diventati un bacino di informazioni giornaliero vastissimo,al punto che ognuno emula un’altra impresa e da lì prende consapevolezza dei propri mezzi, in un anno sono cresciute le rooms.it e hanno totalmente modificato la propria programmazione nella direzione di quelle che hanno fatto da pioniere per i vip system, le classifiche e tutte le attrattive per i giocatori, in un anno si è chiuso il live, poi si è arrivati ad accettare l’accezione di “skill game” e adesso chissà..si riapre.., in un anno il field è cresciuto al punto che si è cominciato a dare significato non solo al poker giocato come “lavoro”, ma addirittura ha trovato la sua strada il poker “studiato” e il coaching diviene ugualmente “professione” per quelli che un anno fa erano i pionieri. E il giornalismo e i media anche loro ( o forse soprattutto loro ) hanno un ritorno incredibile della visibilità che loro stessi hanno offerto in primis, che si traduce in “posti di lavoro” ( lasciatemi passare il termine! )
Ed ecco allora, la solita saturazione verso l’alto che ritorna…questo è stato in un anno…e cosa ne sarà di quest’anno?
Come si combatte il fenomeno della saturazione?
In quale strategia deve/dovrà investire un grinder nella sua eterna programmazione, soprattutto quando i programmi sono annuali, ma il vento sembra cambiare?
Lascio a voi l’interesse , la voglia e gentilezza di aprire un dibattito sulla questione e nel frattempo fornisco i miei spunti.
-L’entrata del cash farà da spartiacque per una certa quota di giocatori, ma non credo morirà il sit nello specifico. L’orientamento mondiale insegna che le strade possono coestistere senza incrociarsi; le rooms si spartiranno fette diverse di mercato con strategie differenti come accade per le .com e l’Italia non è che un piccolo campione del pianeta Terra. Da un lato, che i giocatori vincenti si smistino su più lidi sarebbe positivo per smaltire un pò di saturazione verso l’alto, d’altro canto un eccessivo smistamento potrebbe determinare un calo di traffico ovunque, inficiando negativamente sul raggiungimento di obiettivi annuali che richiedono grossa mole di gioco.
Spero vivamente in tal senso che le poker rooms continuino ad assorbirsi tra di loro per garantire un’ampia offerta di traffico su pochi lidi, piuttosto che un’offerta frammentaria e dispersiva…Incognita risolvibile con una buona programmazione.
-Aumentare i livelli massimi di gioco per i sit potrebbe essere vantaggioso per creare ulteriori livelli di frammentazione dei giocatori più forti, anche se andando troppo oltre, si finirebbe per avere ancor di più un calo di traffico e sit composti dai soliti 9-18 nomi, perchè un fish che gambla stakes crescentemente pià alti va progressivamente rotto prima. Incognita in cui non vedo facile via d’uscita.
-Modifica dei piani di gioco : meglio fare profit a buy-in intermedi con field meno ostico o non fare profit ma vivere di tanta rakeback a buy-in massimi con field semi-imbattibile? A ognuno le sue scelte, dipende anche dal livello vip, fino a che ci saranno premi fedeltà, la massa ai buyin massimi sarà sempre più conveniente del profit puro inerente alle vincite ai tavoli private del rakeback. Incognita che può variare in parte dalle scelte del giocatore, in parte dalle scelte della room.
- Modifica dei piani di gioco 2 : ho notato che chi non può/vuole avere piani di gioco annuali o per il tempo o perchè il field è cresciuto troppo, si è dato al coaching come “lavoro” o ad altre vie d’informazione orbitanti attorno al poker ( giornalismo, tv, marketing, etc ). Questo fenomeno ovviamente incentiva l’aumento del tasso tecnico del field ; fornisce ogni mese nuovi grinder. In tal senso la saturazione verso l’alto aumenta.
- Nascita del live regolamentato, con una rake progressivamente comparabile alle rooms online e con buy-in “commerciali” ( vedi tendenze in aumento come MINI – IPT e altri tornei con buy-in ridotto/accessibile ). Secondo voi sarebbe possibile affrontare tra un anno il discorso del “grinding live” con buy-in variegati ?( es. da 5 euro a salire e non solo dai classici 30 a salire come facevano nelle vecchie poker rooms )
